Attenzione ai semi scaduti: ecco come capire se germoglieranno

Probabilmente te li sei semplicemente dimenticati dentro un cassetto che magari non apri quasi mai e non ti sei nemmeno curata di fare un recap di tutto quello che conservi, così un bel giorno, dandoti alle pulizie, hai scoperto un grosso sacchetto pieno di semi che ovviamente sono scaduti già da qualche mese. Che farne?

Cosa succede ai semi dopo la scadenza

Iniziamo col dire che scadenza non è sinonimo di andare a male. E’ una cosa molto importante, perché a molti, spesso, sembra che se dall’oggi al domani una cosa scade allora all’improvviso si trasforma di qualcosa che potrebbe nuocere. La stessa cosa vale ovviamente anche per i semi che sono scaduti.

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Dopo la scadenza, quindi, ai semi non succede nulla di male. Ma, proprio come scadenza che è garanzia di freschezza fino a quella data mentre oltre quella stessa non te lo garantiscono più, è chiaro che le cose potrebbe cambiare, mostrando un prodotto che magari può cambiare composizione e qualità, ma senza creare danni.

Nel caso dei semi può capire che la capacità di germinazione cali, ma non te lo garantisce nessuno sicuramente e nettamente. Ti viene detto però che potrebbe capitare che, più è andata avanti la scadenza, più potrebbero rallentare nella fase della germinazione. Ovviamente c’è anche il rischio di muffe e marciume, ma questo lo vedi ad occhio nudo.

Il metodo casalingo per testare i semi scaduti

Per capire se i semi scaduti sono ancora buoni, tuttavia, esiste un metodo che possiamo usare tranquillamente in casa e che non richiede ovviamente chissà quali grandi quantità di elementi. Ti basterà appena qualche cosa: carta assorbente, un sacchetto di plastica e un po’ di acqua per avere chiaro di cosa farne con i semi scaduti.

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E’ un piccolo test di germinazione, molto semplice da fare direttamente a casa tua, che in pochi giorni ti dirà se i semi scaduti possono essere ancora considerati adatti alla coltivazione e quindi utilizzabili nel terreno al fine di produrre qualche cosa con più attenzione nel nostro orto. In pratica ci dice se i semi sono ancora vivi.

La cosa che devi fare è prendere 10 semi dalla bustina, metterli su un foglio di carta da cucina, di quelle assorbenti per intenderci; la carta deve essere appena umida e va poi piegata e inserita in un sacchetto di plastica trasparente. A questo punto l’involucro va tenuto al caldo, ma non sotto il sole direttamente. In un lasso di tempo compreso tra 4 e 10 giorni, controlla se sono spuntate le radici.

Come leggere il risultato?

Quello che subito noterai è se i semi sono di buona qualità. Quindi, se germogliano tra i 10 semi che hai usato almeno 8-10 di questi, allora ancora i semi sono in ottima forma. Se invece si vanno riducendo di numero i germogli, devi valutare come comportarti in base al risultato che hai ottenuto.

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Per cui, se il numero è a metà strada tra il NO e il SI, allora posso consigliarti di provare a usarli per la semina, attendendo però la germinazione che potrebbe richiedere qualche giorno in più, rispetto al solito e ai tempi che sono previsti per quel determinato seme che metti in coltura.

Se invece ti accorgi che non è spuntata alcun tipo di radice in quel tempo di pausa, allora è meglio non usarli, più che altro perché non andrebbe in porto la germinazione e quindi il raccolto non avrebbe luogo. Attenzione però a non farti ingannare dall’aspetto dei semi, perché non sempre un seme secco e integro vuol dire che sia buono.

Come conservare i semi scaduti

A questo punto, quello che devi fare è ricordarti sempre che la scadenza non è un limite nell’agricoltura, ma può diventarlo se i semi non sono stati adeguatamente riposti e conservati senza che il loro posizionamento potesse interferire con la produttività una volta finiti nel terreno da coltivare ovviamente. Risulta pertanto importante seguire delle regole.

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Per allungare, quindi, la vita ai semi è importante farlo tenendo conto di alcuni aspetti fondamentali, come il fatto di tenerli chiusi all’interno di un luogo fresco e asciutto, magari usando anche dei barattoli che si possono chiudere ermeticamente, ed evitando, cosa ancora più importante, che arrivi luce diretta e umidità.

Inoltre, ricordati anche che è importante non mischiare mai i semi; usa invece delle bustine piccole che contengono piccole quantità e riponile etichettandole per bene. Questo è un dettaglio che ti aiuterà a fare la differenza tra un seme scaduto buono e un seme scaduto ormai non più utilizzabile per il nostro scopo.

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